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It’s a police box. Can’t you read?
Giovedì sera (23/02) si è conclusa la sesta stagione di Doctor Who su Rai 4. Una serie a dir poco emozionante, che l’attesa di 5 mesi non ha fatto altro che aumentare. Cercando di non anticipare nulla a chi non l’ha ancora vista, mi sento di stilare una piccola lista di pro e contro di questa stagione, al di là della lista eccellente come le precedenti.
PRO
- Nemici diversi dai classici: tanti nuovi nemici sono apparsi in questa stagione, su tutti il Silenzio, il nemico principale. E’ decisamente temibile, soprattutto l’organizzazione che ne tira le fila, e sarà interessante vedere se nella prossima stagione il Dottore riuscirà a metterli ko.
- River Song: finalmente si è chiarito chi sia! Anzi troppo, perchè praticamente abbiamo scoperto nascita, crescita e matrimonio (la morte la conosciamo già dal 10° Dottore). Il personaggio non ha fatto che aumentare di spessore, e la sua storia personale gli ha conferito anche una certa emotività che non era trasparita nelle sue precedenti apparizioni.
- Amy & Rory: i migliori compagni che abbiano mai affiancato il Dottore. Già quando Amy Pond viaggiava senza il marito era il massimo, perchè tra tutte le compagne era la più sveglia e senza timore reverenziale. Ora col consorte Rory Williams ha aggiunto una dinamica di coppia che allo stesso tempo coinvolge e segna la distanza con il Dottore.
- Il TARDIS: o dovrei dire Sexy, come la chiama il Dottore. L’episodio in cui lo “spirito” della cabina entra in un corpo e prende vita, ai confini dell’universo, è uno dei migliori della sesta stagione; si riesce così a comprendere il profondo legame che lega la macchina del tempo con il suo proprietario, come una infinita storia d’amore.
CONTRO
- Troppi nemici diversi dai classici: in effetti è stato anche un pò la debolezza di questa serie. Nemici storici come Daleks, Cybermen, Sontaran e Weeping Angels sono stati ridotti a una comparsa. Un pò una mancanza dal mio punto di vista, di personaggi che spero di rivedere protagonisti presto.
- Finale un pò confusionario: alla fine si riesce a tirare le somme, ma farlo è un pò contorto. La non linearità della storia finale è molto apprezzabile, ma il passaggio da un mondo all’altro ha reso poco chiara una questione: ma il Silenzio è stato battuto per sempre o trama ancora nelle profondità della terra? La risposta: trama ancora.
- Distribuzione degli episodi: credo sia un aspetto puramente personale. La scorsa estate mi son visto dalla prima alla quinta serie tutte di un fiato, con una puntata al giorno. Vederne due a sera e poi altre due una settimana dopo ha un pò spezzato il ritmo e la tensione della storia.
Ripeto: al di là di questa semplice lista, la stagione è stata fantastica e mi è veramente piaciuta, con lo sviluppo di tutte le storie veramente ben orchestrato.
E tenendo il riferimento musicale, ecco qui il video promozionale che il quarto canale della Rai ha usato per promuovere la serie, con il tormentone dell’ultimo autunno, “Levels” di Avicii.
Last of the Time Lords
Dopo la breve parentesi che mi sono concesso con l’ultimo post (tra l’altro non sono nemmeno andato a Inter – Chievo -.-‘ ), rientro sui binari e vi parlo di chi è il Dottore.
Il Dottore è il protagonista della serie televisiva britannica “Doctor Who“, la più longeva fra quelle fantascientifiche, con una permanenza sugli schermi che dura dal 1963, con una interruzione tra il 1989 e il 2005.
Per spiegarvi bene il personaggio del Dottore, faccio di nuovo affidamento a Wikipedia:
“Il misterioso Dottore è un extraterrestre, un Signore del Tempo, presunto ultimo superstite del pianeta Gallifrey, che compie viaggi spazio-temporali a bordo del TARDIS.
I Signori del Tempo assomigliano molto agli esseri umani, ma la loro fisiologia differisce in alcuni aspetti chiave: il Dottore ha due cuori, un sistema respiratorio di esclusione che gli permette di respirare senza aria e una temperatura corporea interna di 15-16 gradi centigradi. Ha inoltre una resistenza agli effetti temporali, così come alcune abilità telepatiche.
Periodicamente, allo scadere del suo ciclo vitale o in caso di morte violenta, si rigenerano in un nuovo corpo per un massimo di dodici rigenerazioni. Al momento il Dottore si trova nella sua undicesima incarnazione, avendo subito dieci rigenerazioni, avvenute per cause naturali (dal primo al secondo dottore) o accidentali (dal terzo all’undicesimo).”
Bel personaggino eh? Questo è uno dei motivi che mi ha convinto a seguire la serie, oltre al fatto che ogni puntata si svolge in un luogo e tempo diverso, passando dalla distruzione di Pompei nel 79 d.C. a una Gran Bretagna del 29° secolo fluttuante nello spazio. E anche la presenza di uno o più compagni di viaggio terrestri, spesso femminili, che riescono ad animare ancora di più la situazione, come se i nuovi o vecchi nemici che si ritrova ad affrontare il Dottore in ogni episodio non fossero abbastanza! Ma tanto il Dottore, con il suo cacciavite sonico, risolverà sempre (o quasi) la situazione!