Archivi Blog

Logos March Madness – Round 1

Non so quanti di voi conoscano la March Madness, nemmeno quanti sappiano cosa sia la NCAA. Per fugare ogni questione, ecco qui la spiegazione (appoggiandomi sempre sul solito Wikipedia):

“Il campionato di pallacanestro NCAA Division I, al quale partecipano oltre 300 atenei statunitensi, è il più alto livello del basket collegiale d’oltreoceano. Il numero varia, in quanto ogni anno nuove università vengono promosse a questo livello o declassate.
Le squadre che partecipano alla Division I della pallacanestro sono raggruppate in 32 conference (leghe formate da un numero variabile di squadre, di solito da 8 a 16). Le Conference non vengono stabilite dalla NCAA ma sono leghe indipendenti formate con accordi e contratti fra le singole università.
Per stabilire il team campione ogni anno dal 1939, durante il mese di marzo viene disputato il torneo NCAA con la formula a tabellone tennistico ad eliminazione diretta in campo neutro. Il numero delle squadre invitate a farvi parte è cresciuto negli anni, ad oggi sono 65, le 32 vincitrici delle rispettive conference più 33 invitate in base ai meriti sportivi conseguiti durante il campionato. Il Torneo NCAA si svolge durante tre weekend a cavallo fra marzo e aprile (la cosiddetta “March Madness”).”

Dato che di basket collegiale non ci capisco una mazza e non posso fare come tutti, pronosticando il vincitore del torneo, sfrutto il tabellone per qualcosa di cui ne capisco un pò di più. Sfruttando il tabellone, farò una Logos March Madness, ovvero una sfida tra i loghi delle squadre NCAA per decretare il migliore. Ovviamente le scelte sono totalmente personali e soggettive, non intendo dare nessun giudizio oggettivo, dato che sceglierò con l’occhio dell’appassionato, non del grafico.
All’inizio di ogni post ci sarà il tabellone aggiornato con gli ultimi “incontri”.

Cominciamo questo torneo con il Round 1, i quattro preliminari che definiranno del tutto le 64 finaliste.

Sembrerà assurdo, ma in questo caso preferisco l’asciugamano al diavolo. Il logo dei Delta Devils è troppo particolareggiato, fa molto anni ’90 e abbastanza indietro nel tempo, soprattutto la combinazione di colori non è ben combinata. In compenso gli Hilltoppers hanno un logo molto semplice e dalla grafica accattivante. E per questo passano il turno.

Già a prima vista potreste intuire quale potrebbe essere la mia scelta. Il logo dei Gaels è troppo semplice, oltre al fatto che l’uomo col bastone non riesce a spiegare il significato del nome. Per quanto riguarda i Cougars, il logo esprime molta energia, con una grafica accattivante. Passano loro il turno.

Due loghi molto classici e anche molto semplici. Quello dei Catamounts è veramente essenziale, ma la combinazione tra la V verde e il puma è veramente efficace, con anche i colori che si sposano a dovere. Per i Cardinals pure è molto semplice, ma il cerchio nero stona un pò con il resto, e anche i font per le scritte non sono il massimo. Il Round 1 va a Vermont.

Questa sfida è la più tosta tra le quattro. Sono loghi molto diversi, ma entrambi ben caratterizzati ed efficaci. Quello dei Bulls è in una forma un pò insolita per gli standard americani, ma comunque efficace nella sua combinazione tra simbolo e scritta. Il logo dei Golden Bears invece è molto classico, una semplice scritta blu orlata di oro. Questa semplicità gli vale il passaggio del turno.