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15 squadre di calcio che hanno cambiato logo nel 2017
Sentivate un pò la mancanza di questo blog? Dai, ammettetelo…
Purtroppo in seguito a diverse vicissitudini non ho avuto modo di aggiornarlo con qualche articolo fresco, per cui ripartiamo a bomba con un pezzo che vi ha già tenuto compagnia del 2014, nel 2015, ed anche nel 2016.
Stiamo trattando 15 cambi di logo di diverse società, alcune che hanno apportato semplici ritocchi ed altre che hanno stravolto la propria immagine.
Per non fare torto a nessuna delle squadre presenti, andrò in rigoroso ordine alfabetico.
BAYERN MONACO
Cambiamenti minimali per i super campioni di Germania. Cambio di tonalità del rosso e del blu, leggeri aggiustamenti alla scritta e un ingrandimento dei rombi caratteristici della bandiera della Baviera (o a diamanti).
BRESCIA
Il Brescia ha scelto di stravolgere la propria identità in seguito alla chiusura delle celebrazioni della società. La forma rimane a scudo, mentre il leone rampante dorato viene sostituito da un volto felino che ruggisce e si interseca con la “V” delle rondinelle. A completare lo stemma la sigla del club che segue la nuova fisionomia e riempe tutto lo scudo.
CD CHOCO
Questa squadra che milita nel Gruppo 1 di Tercera Division (la quarta divisione in Spagna) ha fatto un eccellente lavoro: non solo ha rivoluzionato lo stemma implementando anche elementi aggiuntivi ma ha anche reso interessante un animale simbolo come la medusa che nella versione precedente era da incubo!
FEDERAZIONE ITALIANA DI CALCIO
La FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) si è rifatta il look in vista dei Mondiali 2018 di Russia, notoriamente mancati durante lo sciagurato spareggio contro la Svezia. Il lavoro grafico resta comunque di rilievo, con il passaggio per l’Italia da un logo statico e monolitico ad uno più dinamico e che integra alla perfezione il simbolo della federazione.
FORTIS ALTAMURA
Dopo la fusione tra Fortis Murgia e Sporting Altamura, la Fortis Altamura ha deciso di prendere i simboli della prima società ed i colori della seconda. Ecco quindi che nasce un falco biancorosso che si erge fiero su un vecchio pallone di cuoio, con un nastro rosso che ricorda il nome del club.
JAPAN FOOTBALL ASSOCIATION
Con più fortuna degli azzurri nella fase a qualificazione, anche il Giappone ha deciso di rifarsi il look in vista dell’imminente Mondiale. Il logo della federazione passa da targhetta a stemma, dove protagonista rimane comunque il corvo a tre zampe; al posto dei colori della maglia ci sono invece quelli della bandiera nipponica.
JIANGSU SUNING
Per la squadra della Chinese Super League con la stessa proprietà dell’Inter, il cambio di logo non è per nulla drastico. Il club di Zhang Jindong ha solo modificato i colori, invertendo giallo ed azzurro, rendendoli più scuri e togliendo il bianco come colore aggiuntivo. Intanto, una delle maglie del club diventa nerazzurra…
JUVENTUS
Inversione totale di rotta per la Vecchia Signora, che esce da qualsiasi schema per la creazione del nuovo logo bianconero. Due semplici linee che vanno a creare la forma di uno scudo e l’iniziale del nome del club, mentre lo stesso nome per intero occupa la parte alta: tutto qui! Per la prima volta un club di calcio segue le leggi del marketing invece di quelle del sentimento, riuscendo comunque a creare un’identità sportiva unica.
LIMERICK
Giusto un’aggiustatina per i due volte campioni d’Irlanda: tutto ora si concentra all’interno della forma sferica, dalla quale spariscono oro e nero come colori secondari. Rimangono così blu e bianco, le tinte della società presenti in diverse sfumature.
NIMES
Non doveva essere un compito così difficile modificare il logo del Nîmes Olympique, ed invece chi ci ha messo mano sembra aver pensato al miglior modo per peggiorarlo. E’ stata scelta la forma circolare, quando la società ha sempre adottato lo scudo; del coccodrillo è rimasta solo la testa con il pallone in bocca, ed ora più che una mascotte sembra un trofeo di caccia; il bianco è usato come colore principale al posto del rosso. Non c’è da stupirsi allora della ribellione dei tifosi, che ha portato all’accantonamento del nuovo logo e ad un sondaggio popolare per la scelta del prossimo.
NK JADRAN POREČ
Può essere questo del club della Croazia considerato un lavoro simile a quello della Juventus? Sì, ma certamente è più complesso: le linee semplici sono presenti per ogni elemento caratterizzante del logo precedente, rendendoli distinguibili anche per mezzo dei colori. Un lavoro eccezionale questo del Jadran Porec, che merita di essere inserito in questa lista.
PISA
Dal mio punto di vista è un’occasione persa. Con tre simboli forti come la croce bianca su sfondo rosso, la Torre pendente e i colori della squadra, si sarebbe potuto azzardare di più nella forma: troppo semplice l’ovale, oltre che onnipresente nel panorama calcistico italiano e mal riuscito nella versione finale. In ogni caso la composizione finale è meritevole e soprattutto migliore rispetto al suo predecessore.
PSV EINDHOVEN
Nessuno stravolgimento per una delle squadre simbolo dell’Olanda. Un piccolo ritocco all’asta della bandiera, alla saturazione dei colori e l’inserimento dell’anno di fondazione del club: ed il PSV rimane il PSV, pur rinnovandosi.
SYDNEY FC
Enormi passi in avanti per il club in cui ha militato anche Alessandro Del Piero: da uno stemma partorito da qualche lega inferiore americana ecco giungere ad un logo compatto, pulito e che esalta a dovere un simbolo di Sydney come la Opera House. L’unica cosa che avrei aggiunto è un tocco di arancione, per cementificare il legame con il vecchio logo.
TORQUAY UNITED
Un tocco classico per un ammodernamento fatto a dovere quello della squadra del Devon, che mantiene la forma sferica ma dà un colpo di spugna alle sfumature sul giallo ed sul blu, i colori sociali ispirate alle spiagge ed al mare. Viene mantenuto invece il simbolo al centro che rappresenta delle ali di gabbiano.
Dopo aver visto questi cambi di logo, voi cosa ne pensate?
Secondo voi qual è il migliore tra i nuovi stemmi?
Sala d’attesa – #17
Siete seduti ad aspettare il vostro turno dal dentista e le riviste di gossip non vi esaltano? Dovete attendere che il meccanico ripari la vostra auto e sapete che è inutile sfogliare il giornale alla ricerca di auto usate perchè sai che non la cambierai? La coda in posta si è ridotta ad una partita infinita ai giochini sul cellulare?
Prenditi un break come si deve e leggi uno di questi 15 articoli! Assicurato al 100%, la noia non sarà più un problema.
BELLISSIMI MASH-UP TRA CAPOLAVORI DELL’ARTE E STELLE DEL CINEMA, IL NUOVO PROGETTO DI LUIGI TARINI
I colori di alcune delle tele più famose uniti al bianco e nero dei fotogrammi di attori e scene classici del cinema. Un progetto che l’artista cagliaritano ha pensato e realizzato e, fortunatamente, è anche possibile acquistare in diversi formati. Immaginate l’impatto che possono dare il vostro salotto con Clint Eastwood e Vincent van Gogh in un unica cornice!
PIERO ANGELA: “BASTA TV EMOTIVA, LA RAZIONALITA’ E’ PIU’ AVVINCENTE”
Una bella intervista realizzata da La Repubblica che racconta la vita, soprattutto quella televisiva, in occasione di un libro che raccoglie le avventure dei suoi 89 anni, attendendo i 90 in una società mutata e con una televisione che ha bisogno di un deciso cambio di rotta.
PERCHE’ LA SERIE A E’ BLOCCATA SUI DIRITTI TV
Come disse Jim Elliot, l’inferno è quando l’organizzazione viene lasciata agli italiani. Non è strano quindi vedere ancora la Serie A nel pantano dei diritti tv, non ancora assegnati per il triennio 2018/2021. E’ chiaro che la Lega Calcio vuole arrivare alle enormi cifre dei campionati come la Premier League, ma tra le proposte di vendita complesse e gli acquirenti sul piede di guerra la situazione è ancora in alto mare.
RECAP STATISTICO DI FINE CAMPIONATO
Con un nuovo campionato di Serie A ai nastri di partenza, facciamo un salto indietro a quello conclusosi il maggio scorso per analizzare coi numeri quanto è successo sul campo. Il confronto tra Juventus e Napoli, il calo vertiginoso dell’Inter ed il miracolo Crotone visti nel dettaglio.
IL PORTAFOGLIO DEL MILAN
Prima che Fassone e Mirabelli diventassero il nuovo Dynamic Duo del calciomercato, c’è stata questa analisi su come i rossoneri si sarebbero potuti muovere con gli acquisti. Inutile dire che è stata quasi del tutto non rispettata, ma ci sono comunque ragionamenti importanti che potrebbero influire sul Milan in futuro.
PERCHE’ ODIATE DIEGO COSTA?
Il brasiliano è il prototipo dell’attaccante brutto e cattivo, disposto a tutto per conquistare la palla e trovare la rete per la squadra. E il tutto varia dalle giornate: in quelle buone lotta come un leone, in quelle cattive litiga con qualsiasi cosa gli passi a tiro. Probabilmente è questo che ha portato Antonio Conte a comunicargli la sua in messa in vendita da Chelsea con un sms.
PERCHE’ TUTTI VOLEVANO ORSOLINI?
E’ obbligatorio usare il passato, perchè anche Riccardo Orsolini è finito nella rete di giovani italiani che la Juventus acquista per poi far crescere in altre squadre e, al momento giusto, reintegrare in bianconero. Lui il bianconero l’ha già vestito con l’Ascoli in Serie B ed è lì che ha mostrato le qualità che l’hanno reso uno dei più interessanti prospetti azzurri.
INDIFENDIBILI
Un’analisi approfondita, condotta da L’Ultimo Uomo, su come il Real Madrid abbia strapazzato la Juventus nell’ultima finale di Champions League. Nonostante il risultato abbondantemente a favore delle Merengues, la Vecchia Signora ha comunque combattuto degnamente almeno un tempo, salvo poi sfaldarsi nella ripresa.
IL RICHIAMO DEL CAMPO
Zinedine Zidane è senza dubbio l’allenatore protagonista di questi ultimi anni: nonostante il manipolo di fenomeni che ha a disposizione, ha sempre spiccato il suo senso tattico da allenatore nelle vittorie dei sei trofei conseguiti in meno di due anni. In questo articolo ci sono tutte le premesse del tecnico che è diventato con il Real Madrid.
CRISTIANO RONALDO | THE FOX IN THE BOX | ANALYSIS OF RONALDO’S OFF-THE-BALL MOVEMENT
Una delle ragioni per cui CR7 è diventato un giocatore così devastante con le maglie di Real Madrid e Portogallo è la sua gamma di movimenti lontano dalla palla quando si trova in prossimità dell’area di rigore. Questo video (sottotitoli in inglese) mostra come questi movimenti influiscano sul gioco di Ronaldo e della sua squadra.
IL GIOCATORE DEL XXI SECOLO
Checchè se ne dica, Cristiano Ronaldo si è meritato questa definizione. La sua brama di vittorie e successi sul campo l’ha portato a trasformarsi dall’esterno in fissa con il dribbling ad un attaccante a tutto campo che fa affidamento anche sul suo fisico prestante. Ma il cambiamento non è stato veloce e facile.
CRISTIANO LANZAFAME
All’anagrafe è iscritto come Davide Lanzafame, ma per le magie che sta facendo in campo può (finalmente) essere mescolato con Cristiano Ronaldo. La sua parabola calcistica però l’ha portato lontano dalla Serie A e l’ha schierato in Nemzeti Bajnokság I, massima divisione ungherese.
A LEZIONE DI “TOTTICA”…CON DANIELE ADANI
Il prestigioso commentatore di Sky Sport (nonchè ex difensore di Inter e Brescia) spiega le trasformazioni che Francesco Totti ha compiuto nella sua carriera: da trequartista a prima punta, assecondando le richieste dei diversi allenatori, ma rimanendo sempre il primo riferimento offensivo della Roma.
UN SOLO PAUL GASCOIGNE
Il calcio è uno sport che, per ogni cambio generazionale, presenta i suoi esponenti al limite e con uno stile di vita votato all’eccesso. Gascoigne probabilmente è stato unico in questo senso, alternando prestazioni prolifiche ed emozionanti in campo a terribili cadute nell’alcolismo e disturbi psichici.
RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE
Analisi di quella che sembrava essere la partita della svolta per i Cleveland Cavaliers. Una partita che ha portato LeBron James e compagni al 3-1 nella serie delle Finals contro i Golden State Warriors. L’incontro rimane quindi un caso isolato di come la squadra dell’Ohio avrebbe dovuto affrontare le finali NBA, per evitare che Stephen Curry e Kevin Durant li travolgessero senza pietà.
Sala d’attesa – #2
Siete seduti ad aspettare il vostro turno dal dentista e le riviste di gossip non vi esaltano? Dovete attendere che il meccanico ripari la vostra auto e sapete che è inutile sfogliare il giornale alla ricerca di auto usate perchè sai che non la cambierai? La coda in posta si è ridotta ad una partita infinita ai giochini sul cellulare?
Prenditi un break come si deve e leggi uno di questi 15 articoli! Assicurato al 100%, la noia non sarà più un problema.
“LA PALLAMANO E’ IL MIGLIOR SPORT OLIMPICO DEL QUALE NON SAPETE UN CAZZO”
Già il titolo rende chiaro l’argomento e l’approfondimento fatto da Crami Sportivi, che si inabissa nelle profondità di uno sport che cela più ombre di quanto si possa immaginare. Soprattutto se una nazionale si mette ad acquistare giocatori da tutto il mondo. (Consoliamoci: alle Olimpiadi di Rio 2016 sono stati eliminati ai quarti di finale).
RIO 2016: URTA L’ASTICELLA COL PENE E SI GIOCA LA QUALIFICAZIONE NEL SALTO CON L’ASTA
Già il titolo basta per farsi due risate! Queste Olimpiadi hanno regalato momenti davvero divertenti, ma la disavventura dell’astita giapponese Hiroki Ogita li supera tutti.
MANUALE PER UNA NUOVA STAGIONE
Rivista Undici approfondisce un aspetto del calcio che negli anni ha subito sempre più modifiche: la preparazione estiva delle squadre. Uno spaccato di come il club di Serie A si preparano per l’inizio della stagione, tra chi emigra all’estero alla ricerca di prestigio e soldi e chi si affida ancora ai vecchi metodi.
HYPE RENATO SANCHES
Continua “Hype”, la serie di Ultimo Uomo che presenta i prospetti che hanno cambiato maglia da cui ci si aspetta un salto di qualità nella prossima stagione. Il centrocampista portoghese passato ad inizio estate dal Benfica al Bayern Monaco è uno di questi: cosa diventerà tra le mani di Carlo Ancelotti?
HYPE GABRIEL JESUS
Anche il giovane brasiliano è stato messo sotto la lente di ingrandimento. Fino a dicembre vestirà ancora la maglia del Palmeiras, poi potremo vederlo all’opera anche con la maglia del Manchester City. L’attesa è quasi frenetica, dato che Ronaldo (quello vero) ha confessato che è il giocatore in cui si rivede maggiormente.
HYPE JOAO MARIO
In questa rubrica trova spazio anche il portoghese a lungo inseguito ed alla fine acquistato dall’Inter. I 45 milioni dati allo Sporting Lisbona ed investiti su di lui dovranno fruttare e questo articolo è una buona guida per far capire ai tifosi nerazzurri come Joao Mario potrà giocare in mezzo all’erba di San Siro.
PIACERE, ARKADIUSZ
In molti, dopo la partenza di Higuain dal Napoli, si sono chiesti se e come i partenopei lo sostituiranno. Da questa sessione di calciomercato in attacco è arrivato solo Arkadiusz Milik, punta polacca prelevata dall’Ajax. Ma già da questo inizio di stagione abbiamo capito che non è “solo” un acquisto, ma qualcosa di più.
HARTORINO
Probabilmente uno degli affari più sorprendenti di tutta la campagna acquisti estiva. Il calcio sa regalare sorprese come il passaggio di Joe Hart dal Manchester City al Torino: roba da Football Manager. E’ così che Crampi Sportivi immagina l’andamento della trattativa orchestrata da Gianluca Petrachi, come se davanti a sè avesse avuto lo schermo di un pc invece di Guardiola.
O ZICO O AUSTRIA
Le trattative di mercato regalavano storie emozionanti anche negli anni ’80. Come può un campione del Brasile come Zico passare ad una squadra di provincia italiana come l’Udinese? Intrighi, manovre al limite del lecito e rivolte di piazza sono gli ingredienti di una trattativa da leggenda.
ANEDDOTI, PERLE E STORIE ASSURDE DEL MERCATO APPENA CONCLUSO
Gazzetta.it raccoglie alcune delle storie più interessanti del mercato appena conclusosi. La regola più importante da trarne è che i giocatori sono come le fidanzate: se vuoi parlarci al telefono e non ti rispondono, è perchè ti stanno mettendo le corna!
CHE SENSO HA GUARDARE LA SERIE A?
Ultimo Uomo pubblica un trittico di articoli utili per capire il campionato che guarderemo fino a fine maggio con delle domande a cui le penne digitali del sito rispondono. In questo prima parte si interrogano se il dominio della Juventus può diventare tirannia, le sue possibili rivali ed il valore complessivo della Serie A.
GUIDA TATTICA ALLA SERIE A 2016/17
Il secondo pezzo si occupa dell’aspetto tattico, in continua evoluzione soprattutto nel campionato italiano. La Juve di Allegri continuerà con il suo controllo? Come si schiererà il Napoli senza Higuain? Quali sono i miglioramenti di Roma e Inter? E quale il destino di Fiorentina, Milan, Genoa e tutte le altre?
GUIDA AI PROTAGONISTI DELLA SERIE A 2016/17
Terzo ed ultimo articolo dedicato alla materia prima del calcio: i calciatori. Tra esplosioni definitive e nuovi acquisti, si va alla ricerca del giocatore che più di tutti lascerà il segno su questa nuova Serie A. Che da questa estate si può sintetizzare in una sola domanda: quale sarà il prossimo acquisto della Juventus?
ZEROCALCARE E LA GUERRA CIVILE DI POKEMON GO
Zerocalcare, stavolta per conto di Wired, realizza un breve fumetto per narrare da un futuro lontano come si è svolta la guerra per decidere se fosse lecito o meno per tutti giocare a Pokemon GO. E’ il perfetto riassunto di come lo scontro è avvenuto sui social network, con risvolti fantasiosi nella vita reale che, fortuna nostra, non sono avvenuti.
THIS ARTIST DRAWS POKEMON AS HUMANS, AND THEY’RE FRICKIN’ GREAT
Rimanendo sulla scia dei Pokemon, vi invito a guardare i disegni di Tamtamdi raccolti su Smosh.com. L’artista si ispira ai piccoli mostri per creare delle loro versioni umanizzate: creazioni sbalorditive, quasi da pensare a delle ottime idee per i prossimi costumi di Carnevale.
P.s.: piccolo cambio di formato: invece di uscire ogni primo lunedì del mese, uscirà un post per ogni 15 articoli raccolti.
Come giochiamo a calcio – Italia
Continua la traduzione dell’articolo pubblicato sul New York Times a proposito delle nazionali andate in scena ai Mondiali di Brasile 2014 e le origini del loro gioco.
Abbiamo visto il Brasile, abbiamo visto l’Inghilterra, ora è il nostro turno: scopriamo da dove nasce il gioco dell’Italia.

Fabio Cannavaro lotta con il francese Zinedine Zidane nella finale di Coppa del Mondo del 2006 in Germania. (Associated Press/Michael Probst)
Mai noiosa, sempre Bella
di Beppe Severgnini
tradotto da Stefano Acquafredda
Alcune persone fanno festa troppo presto. Ero in Brasile nella primavera del 2006, e il Brasile era in festa. La Coppa del Mondo in Germania stava per cominciare, e brasiliani, giustamente convinti di avere la squadra migliore, stavano già celebrando il loro trionfo. Ad un evento pubblico ho detto: “Calmatevi, per favore. Questa volta vincerà l’Italia“. Il pubblico ridacchiò, dicendo: “Andiamo. Il calcio italiano è nel bel mezzo del suo più grande scandalo di sempre. Due scudetti sono stati revocati. I giocatori sono sotto shock, ed i club sono in disgrazia!“. Ecco perché, dissi.
Va bene, sono stato fortunato. Ma c’era del metodo nella mia previsione. Quando gli azzurri sono in bilico e sentono di avere qualcosa da dimostrare, fanno centro. Quando è troppo facile, sono inutili. Le peggiori performance dell’Italia in Coppa del Mondo sono state precedute da grandi aspettative: in Germania nel 1974, dopo aver raggiunto la finale in Messico; in Messico nel 1986, dopo aver vinto in Spagna; in Corea del Sud e Giappone nel 2002, dopo aver fatto bene in Europa; e in Sud Africa 2010, dopo essere arrivati come campioni. Le migliori prestazioni italiane sono arrivate sulla scia della sconfitta, del disastro e dello scandalo.
Ecco perché le cose stanno andando bene per Brasile 2014. Il calcio italiano se la sta cavando male in Europa, ed i club sembrano essere alla mercé di teppismo e debiti complessi. Il pacato allenatore Cesare Prandelli ha dovuto ingoiare il suo orgoglio quando ha chiamato il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, che è stato espulso per un brutto fallo contro la Roma. I puristi di calcio sono furiosi, Prandelli è infastidito, e le autorità sportive italiane sono imbarazzate. Fin qui tutto bene.
Nel calcio come nella vita, noi italiani tendiamo a fare meglio quando siamo spalle al muro. Per la maggior parte delle persone, quella non è una posizione particolarmente comoda. Ma a noi sembra andare bene così. In economia, politica e vita quotidiana, l’Italia ha bisogno di essere sofferente, e forse un po’ spaventata, per uscirne fuori. Negli ultimi tre anni e mezzo, abbiamo prodotto quattro primi ministri – l’ultimo uno senza esperienza di 39 anni – e le frustrazioni di un’angoscia economica. Dai un’occhiata ai notiziari britannici e americani in questo periodo, e li troverai pieni di titoli come “Euro Crisi” e “Italia sull’orlo del burrone!”.
Ma a noi piacciono gli orli. La vista è fantastica.
Ero in Colorado per il l’Aspen Ideas Festival nel giugno 2012. La crisi dell’euro era al suo apice, i capi di governo dell’Unione Europea si stavano radunando per un vertice d’emergenza a Bruxelles, e quella notte, l’Italia stava giocando contro la Germania nell’Europeo. Ero a un panel che era più o meno una discussione come un funerale per l’euro. Quando fu il mio turno di parlare, ho detto: “La Germania troverà un modo per risolvere la crisi dell’euro, e l’Italia troverà un modo per risolvere i tedeschi nel bellissimo gioco. Abbiamo entrambi troppo in gioco“. Ancora una volta, avevo ragione.
Io non sono un profeta. Solo conosco bene il mio paese. Essere italiani è un lavoro a tempo pieno, perché non dimentichiamo mai chi siamo – nella vita o sul campo – e ci piace confondere i nostri avversari. Lo stile di calcio italiano è elegante, seducente e imprevedibile. Germania, Inghilterra e Olanda possono avere un approccio più corri-a-perdifiato e macho, ma l’Italia è una “signora” che attrae e colpisce quando ti avvicini troppo. Il catenaccio – la catena e lucchetto – è una metafora sessuale, ovviamente difensiva, mentre un contropiede – l’improvviso contro attacco – è inevitabile quando la signora decide che ne ha avuto abbastanza dei vostri approcci maldestri.
Gli italiani adorano le apparenze, e qualche volta mettiamo l’estetica prima dell’etica, che può essere un problema. “La bella figura” – fare una buona impressione – è un concetto fondamentale per comprendere se si vuole avere controllo sull’Italia. “La Grande Bellezza” ha appena vinto l’Oscar per il miglior film straniero, e la bellezza è ciò che ci piace di mostrare in campo. Come un sacco di altre squadre, lo ammetto. Ma per la Germania, la bellezza è organizzazione. Per l’Inghilterra, è dedizione e ritmo di lavoro. Per il Brasile, la bellezza è una danza. Ma per noi e per l’Argentina – un’Italia al quadrato, se si guardano i loro nomi e volti! – la bellezza è velocità mozzafiato.
Gli Stati Uniti ci proveranno seriamente e faranno presumibilmente bene, come sempre. L’Italia potrebbe essere un finalista o lasciare il Brasile in disgrazia. Siate certi gli azzurri vi sorprenderanno o deluderanno tutti. Loro discuteranno – con la stampa, coi tifosi e l’un l’altro – fino alla partita inaugurale contro l’Inghilterra il 14 giugno a Manaus. Prevedibile è noioso; imprevisto è incredibile. La signora non vorrebbe farlo in nessun altro modo.
Beppe Severgnini è un colonnista del Corriere della Sera e autore di “La Bella Figura: A Field Guide to the Italian Mind“.
Articoli precedenti:
#1 – Brasile
#2 – Inghilterra