Top 5 – Loghi NBA

Oggi inizia la stagione NBA! Molti appassionati attenderanno con trepidazione questo nuovo corso della National Basketball Association, soprattutto perchè quest’anno si partirà dall’inizio. Infatti l’anno scorso il campionato è iniziato solo a dicembre inoltrato per le vicende contrattuali dei giocatori con la lega (leggi il post inerente a questo link).
Partono favoriti i Miami Heat, vincitori degli ultimi Playoff, e a mio avviso non avranno rivali nelle Eastern Conference, forse solo i Chicago Bulls potranno fare qualcosa, a patto che Derrick Rose sia rientrato dall’infortunio come prima, se non meglio.
Nella Western Conference, invece, sono almeno tre le squadre che si potranno dare battaglia: gli Oklahoma City Thunder, finalisti nella scorsa stagione, i Los Angeles Lakers, stra-rinforzati con gli arrivi di Steve Nash e Dwight Howard, e i loro cugini Los Angeles Clippers, alla seconda stagione con un roster di alto livello.
Ma, come da titolo, questa è una Top 5 sui loghi delle squadre NBA. Per cui bando alle ciance e via con la mia personalissima classifica dei migliori loghi del basket americano.

5°: Denver Nuggets (2005)
Squadra che ha vissuto anni gloriosi nel passato, e adesso sta tornando a buoni livelli, grazie anche a uno dei tre italiani presenti nella lega: Danilo Gallinari. La capitale del Colorado ha una squadra dal nome che evoca a dovere la zona che rappresenta: richiama infatti i minatori in cerca delle pepite che lavorano nella zona montuosa. E così anche il logo, con le piccozze incrociate e la vetta innevata e pure la combinazione di colori è molto evocativa.

4°: Chicago Bulls (1966)
Uno dei loghi più vecchi, più classici e più belli di tutta la National Basketball Association. Colpisce molto per la sua semplicità, senza la ricerca di profili impegnativi o figure intere che potrebbero stonare. Oltretutto è da apprezzare il limitato uso dei colori: sono solo tre, ma be definiti e soprattutto fanno effetto ancora oggi. Se poi contiamo che è un logo legato indissolubilmente a grandi campioni come Michael Jordan, Scottie Pippen e oggi Derrick Rose.

3°: New Orleans Hornets (2008)
Squadra dai trascorsi travagliati. Prima si trovava a Charlotte, poi dal 2002 il trasloco a New Orleans, e in mezzo (dal 2005 al 2007) il trasferimento a Oklahoma City a causa della devastazione causata dall’uragano Katrina. Questo logo è stato adottato dal ritorno in Louisiana e celebra la città che ospita la franchigia: il calabrone simbolo della squadra è rappresentato in modo tale da ricordare un giglio, simbolo di New Orleans. La combinazione tra azzurro e viola è decisamente inusuale, ma conferisce al logo l’aria allegra e spensierata proprie della città madre del Mardi Gras.

2°: Minnesota Timberwolves (1989)
Uno dei loghi più belli che si siano mai visti. Tutto colpisce: la grafica, i colori e le forme. Purtroppo i Timberwolves hanno deciso di cambiare logo e di non adottare più questo, ma rimane comunque il migliore che la squadra di Minneapolis abbia mai adottato (ma anche gli altri loghi possono dire la loro). Personalmente, per quanto riguarda la grafica trovo sia il migliore in assoluto, ma c’è una nota negativa: il grigio del pallone da basket alle spalle del lupo non si sposa bene con il blu e il verde. Per me fosse stato bianco sarebbe stato ancora più d’effetto, e magari al primo posto di questa Top 5.

1°: Atlanta Hawks (1972)
Estremamente semplice, estremamente d’effetto. Questo logo, ormai in disuso, riassume in modo facile tutto quello che richiede un logo: colore principale e simbolo della squadra. Oltretutto questo stemma rappresenta un’era del basket, quando Atlanta riusciva a dire la sua e anche a vincere qualche titolo e solo da pochi anni era approdata in Georgia (dopo essere stata a Buffalo, Moline, Milwaukee e St. Louis). Oggi il logo è più complesso, ma questo rimane di certo quello che rimane nella mente di tutti gli appassionati.

Pubblicato il 30 ottobre 2012, in Basket, Sport con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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