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15 squadre di calcio che hanno cambiato logo
Pubblicato da stefanosharpedo
Con la passione che vi sto mostrando in queste settimane per il Kit Design, io affianco quella per i loghi. E’ difficile scindere completamente le due cose, e infatti io non ci sono riuscito.
Personalmente sono per una grafica pulita e dai tratti netti, ma con significati ricchi e che strizzi l’occhio alla sobrietà. Detto così sembra Frankenstein, ma già in questa carrellata che sto per proporvi potrete avere più chiaro questo concetto.
Vi sto per proporre15 cambi di logo che sono accorsi all’inizio di questa stagione 2014/2015 (chi un pò prima, chi un pò dopo). Proporveli tutti sarebbe stato arduo, perchè sono tanti; ho optato quindi per una selezione ristretta, che raccolga quelli più significativi nel bene e nel male.
Per non fare torto a nessuna delle squadre presenti, andrò in rigoroso ordine alfabetico.
AJACCIO
Cambio piuttosto forte per i francesi nella forma dello stemma, meno nella sostanza. Dalla figura pesante e larga usata in precedenza, s’è passati a una più snella, che si rifà a quella del logo nella sua versione anni ’70. Da quei tempi viene ripreso anche l’animale simbolo della squadra, l’orso polare, raffigurato con un look aggressivo e posizionato nel riquadro in alto a destra, a sostituire il simbolo araldico della città. Sono stati aggiunti anche l’anno di fondazione 1910 e la corona imperiale a richiamare Napoleone. A rimanere sono i colori bianco e rosso disposti in righe verticali, l’acronimo del club ACA (Athletic Club Ajaccio) e la Testa di Moro, meglio definita rispetto a prima, a simboleggiare la Corsica.
BARI
In questo caso il cambio è stato ancora più radicale. La forma da ovale passa a rotonda, mentre del galletto, punto focale dello stemma precedente, ne viene conservata solo la cresta poggiata sul nuovo nome sociale della squadra (FC Bari 1908). Il nome, accompagnato da undici linee a simboleggiare gli uomini in campo, è inclinato per rappresentare l’ascesa a cui aspira il club. Tutto questo su sfondo bianco, con una mezzaluna dorata in onore di San Nicola e una rossa in riferimento ai colori della città e della squadra. Potete guardare questo video per vedere nello specifico cosa ha ispirato il logo e come.
Il galletto in questo modo, tra le proteste dei tifosi, fa ritorno nel pollaio dopo 35 anni di onorata carriera: era dalla stagione 1979/80 che campeggiava sulle maglie baresi, frutto della matita di Piero Gratton e della Pouchain (di cui potreste aver già letto qui).
BRISBANE ROAR
Cambiamo continente per continuare questa scalata allo stravolgimento. A Brisbane (Australia) non hanno badato tanto per il sottile e hanno cestinato il vecchio logo: decisione avvallata dalla tifoseria, che ha chiesto a gran voce un simbolo che li rappresentasse e che fosse meno da sport americani e più da squadra di calcio. Così un leone rampante prende il posto del vecchio volto scattante del felino tricolore, non meno aggressivo del predecessore. Dei colori è rimasto quello principale, l’arancione, derivato dalla squadra di origine: l’Hollandia Inala Soccer Club, fondata nel 1957 da immigrati olandesi.
Il Brisbane Roar, uno dei club fondatori nel 2004 della A-League, ha mantenuto il logo da allora e solo adesso ha optato per il cambio, dopo essere diventata la prima squadra ad aver vinto tre campionati in patria.
CHAMOIS
Anche qui un netto stravolgimento per la squadra francese. La forma a scudo rimane pressapoco la stessa, mentre il contenuto viene indiscutibilmente migliorato. Il nome del club (Chamois Niortais FC) viene concentrato in alto con l’aggiunta dell’anno di fondazione (1925) e il pallone viene rimosso. Il colore, da blu elettrico, viene ricalibrato con due tonalità più opache.
Ma concentriamoci sul punto più importante: quella sorta di quadrupede balzante è stato rimosso per un camoscio decisamente più affascinante e soprattutto riconoscibile. E’ vero che viene ereditato dalla fondazione del club, come potete vedere in questo video, ma ormai era diventato irriconoscibile. Mentre ora è tornato a nuova vita e dona al Chamois nuova linfa per cercare di arrivare in Ligue 1 per la seconda volta nella loro storia.
COLUMBUS CREW
Era probabilmente il cambio di logo più atteso di sempre: come si fanno a mettere tre operai su un logo? Non tanto per ciò che rappresentano, quanto per come sono rappresentati! In ogni caso la franchigia di Major League Soccer si è finalmente decisa a rinnovare il proprio stemma con un piccolo stravolgimento.
Dalla forma a scudo sono passati a una circolare, che richiama la bandiera dell’Ohio, mentre i colori giallo e nero sono rimasti. Ora compare il nome completo (Columbus Crew SC) ed è accompagnato dall’anno di fondazione 1996, abbreviato e racchiuso in uno scudo che omaggia la versione del logo precedente. Nel nuovo stemma c’è anche spazio per una dedica ai tifosi, con la sezione a scacchi che richiama le bandiere tipiche sventolate al Columbus Crew Stadium.
EVERTON
Per tutto ciò che riguarda il cambio di logo del club di Liverpool ne ho già parlato lo scorso anno in un articolo dedicato, dove spiegavo i motivi di questo cambio che è avvenuto solo in questa stagione.
Con questa nuova versione, s’è passati a uno stemma che richiama più fedelmente quello in uso dal 2000 al 2013: ricompare il nastro con il motto del club, la Prince Rupert’s Tower riacquista le vecchie fattezze e tornano le corone d’alloro. Di miglioramenti rispetto alla vecchia versione c’è l’adozione di un unica tinta di blu come sfondo, senza effetti sfumati, e l’uso del solo bianco come colore secondario. Questa scelta cromatica dà più compattezza al logo e gli dona anche una buona dose di classe.
HULL CITY
Rimaniamo in Premier League per un caso piuttosto curioso che riguarda il cambio di logo del Hull City. Parlando strettamente a livello grafico, è stato realizzato un lavoro a sottrazione: il nome della squadra e il nastro con il soprannome sono stati rimossi e sostituiti dal 1904, anno di fondazione del club; per di più la forma è stata gonfiata inspessendo anche il bordo nero. Al centro rimangono protagonisti lo sfondo arancione e la tigre.
Quello che rende questo cambio più interessante è quello che l’ha motivato (o per lo meno, così in molti sostengono): il presidente angloegiziano Assem Allam ha chiesto alla FA di cambiare il nome del club in “Hull Tigers“, ma ha ricevuto un secco no dalla federazione. Tifosi contenti per la scelta, molto meno il patron che pare abbia deciso di togliere ogni riferimento al nome della squadra dal logo, dando vita a quello nuovo.
INTER
Pochi cambi nel logo dei nerazzurri. Innanzitutto è stata rimossa ufficialmente la stella in cima, alla quale viene riconsegnato il ruolo di simbolo per i 10 scudetti vinti e che apparirà solo sulle maglie. E’ stato tolto anche il cerchio dorato che stava tra quello nero e quello blu (ora diventato più chiaro), rendendo le forme circolari più compatte. Infine le lettere intrecciate al centro FCIM (che stanno per Football Club Internazionale Milano) sono state rese più pulite e più lineari, andando a riprendere il primissimo vecchio logo del 1908.
Complessivamente lo giudico un ottimo lavoro. Il logo non è stato snaturato, andando ad arricchire gli elementi caratteristici e rendendoli ancora più iconici. Da appassionato e da interista approvo!
LATINA
Cambia mantenendo gli elementi fondamentali il logo del Latina. La forma passa da ovale a scudo, mentre sopravvivono la torre del Comune e il leone alato, riadattati e ricolorati per dare più presenza alla tinta oro. Rimane il nome completo della squadra (U.S. Latina Calcio) mentre lo sfondo prende la palatura a righe, verticali nella parte bassa e diagonale in quella superiore.
Il risultato nel complesso non è malvagio, ma a mio modo di vedere hanno sbagliato nel mantenere un altro elemento caratteristico del logo precedente: il motivo a scacchi neroblu. Esso caratterizza la squadra, tanto da essere utilizzato anche come elemento per le nuove maglie firmate Givova, ma nel nuovo logo non è contemplato.
MELBOURNE HEART -> MELBOURNE CITY
Oltre a un cambio di logo, qui c’è anche un cambio di nome. La squadra australiana è stata acquistata dagli stessi emirati che hanno in mano il Manchester City ed hanno dato vita al New York City. Per completare il quadro, anche i Melbourne Heart dovevano adattarsi e sono stati rinominati Melbourne City.
Alla stessa stregua il cambio di logo: il cuore rosso stilizzato con incastonate le iniziali della squadra è stato miniaturizzato ed inserito ai fianchi della forma circolare azzurra che contiene la denominazione completa del club, mentre il cerchio interno riprende la bandiera della città con la croce rossa che vede in mezzo la corona e ai quattro angoli una mucca, una pecora, una balena e una nave.
Se vi sembrano cose fuori dal mondo, non preoccupatevi. Stiamo pur sempre parlando di una squadra australiana…
MONACO
Passiamo da un totale stravolgimento ad un semplice ammodernamento. Nel Principato di Monaco hanno preferito andarci cauti col cambio di logo ed il risultato è apprezzabile.
Il nuovo stemma del Monaco vede ancora la forma a scudo, le righe verticali biancorosse e la corona in cima, ma realizzate in una grafica meno piatta e che dà risalto alle forme. Il cambio più sostanziale sta nel nome della squadra: dall’acronimo ASMFC si è passati ad un più completo AS Monaco FC. Una rischiarata alle tonalità oro e rosso presenti e les jeux sont faits!
ORLANDO CITY
L’ingresso in MLS degli Orlando City è accompagnato dal cambio di logo. La forma a scudo viene affinata, mentre viene dato maggior risalto al colore principale, il viola, cancellando giustamente il rosso; il nome della squadra è messo in basso e realizzato con un font creato ad hoc. Il vero protagonista è il leone, che perde due suoi fratelli e rimane al centro tutto dorato, con uno stile pulito.
Il restyling è apprezzabile, ma troppo banale. L’idea dei tre leoni, se ripresa e rappresentata a dovere, sarebbe stata un salto in più per la qualità del logo della nuova squadra di Kakà.
PARMA
Approfittando dell’abbandono del logo dedicato al centenario della squadra, il Parma ne ha approfittato per rinnovare lo stemma precedente. Le curve dello scudo sono state accentuate e la scritta è stata rivista, mentre le strisce gialloblu verticali e la croce dei ducali sono state lasciate intatte.
Stilisticamente il nuovo logo guadagna molti punti, sia rispetto a quello del centenario sia al predecessore, mantenendo uno stile semplice e allo stesso tempo più definito. Voti pieni per il nuovo stemma, con un in bocca al lupo alla squadra che sta navigando in mari turbolenti.
SAN JOSE’ EARTHQUAKES
Un cambio di marcia necessario per il club californiano. Per anni hanno convissuto con un logo che sembrava fatto per un videogioco più che per una squadra di calcio ed ora è arrivato il tanto atteso cambio.
Le forme prese in prestito da un FIFA qualsiasi vengono sostituite con uno scudo dai lati arrotondati, dove è il nero a farlo da padrone insieme al blu e il bianco. Il nomignolo Earthquakes viene abbreviato in Quakes, mentre affianco al nome della città di San Josè è stato aggiungo in rosso 1974, l’anno di fondazione che richiama in questo modo anche il colore delle prime maglie della squadra. Per finire, uno schema di linee spezzate sulla destra che richiamano il nome della squadra (“i terremoti”).
SIENA
Chiudiamo questa carrellata con il nuovo logo del Siena. O meglio, Robur Siena, così ufficialmente chiamata da quando è rientrata dal fallimento.
La cosa più evidente è l’abbandono delle strisce verticali bianconere per una disposizione a scacchi, tipica del club senese. Anche la lupa viene rivista, con un tratto più moderno e rivolta verso sinistra e protesa in avanti, ad indicare lo sguardo che punta verso il futuro. Da sottolineare anche l’introduzione del rosso, più volte visto addosso al Siena e da quest’anno elemento caratteristico.
Dopo aver visto questi cambi di logo, voi cosa ne pensate?
Secondo voi qual è il migliore tra i nuovi stemmi?
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